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Cose da Sapere prima di fare interventi di Chirurgia estetica

In Italia, ed in generale nel mondo, gli interventi di chirurgia estetica sono sempre piú richiesti. Non sempre però la professionalità e l’affidabilità di chi opera è alta. I soldi che girano sono tanti ed ecco che per eseguire mastoplastiche, liposuzioni e fare iniezioni di botulino sul viso si improvvisano in parecchi. Per questo motivo l’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) ha stilato un vademecum per i consumatori. Tante informazioni da conoscere prima di affidarsi alle mandi di un esperto o di chi si considera tale.

Innanzitutto è bene conoscere quali sono gli interventi mutuabili, quelli che non si pagano e che passa il servizio sanitario nazionale. Le operazioni chirurgiche di natura prettamente estetica non rientrano nei servizi offerti dal SSN. A meno che non si tratta di un intervento funzionale, dovuto a problemi piú seri. Pensiamo ad esempio alla mastectomia dovuta ad un tumore. In quel caso la paziente può usufruire della ricostruzione della mammella asportata da un male terribile. Le cronache però sono piene di medici accusati di far operare pazienti per motivi estetici spacciandoli per funzionali.

La maggior parte dei colleghi è onesta e lavora in maniera seria, spesso in condizioni precarie” dicono i responsabili dell’ Associazione. Ma gli interventi della Gdf compiuti negli anni passati raccontano di “buchi” nei bilanci delle Asl provocati dalle truffe al Servizio Sanitario Nazionale, molti dei quali proprio dovuti alle operazioni di chirurgia estetica che passavano per interventi su gravi patologie di tipo tumorale, riferisce il presidente di Aicpe, Mario Pelle Ceravolo. Dobbiamo distinguere invece quelli che sono gli interventi di “intra moenia”, regolati dalla legge, che permettono ai medici di operare, dietro pagamento, in strutture sanitarie pubbliche. E’ come se ci si rivolge al privato, ma con la sicurezza di stare in ospedale con sale di rianimazione e professionalità ai massimi livelli. Una parte del pagamento è trattenuta dalla Asl e una parte va al professionista che opera e alla sua equipe.

Quali sono gli interventi di medicina estetica di cui si fa carico il SSN? Abbiamo già parlato di quelli relativi all’ asportazione chirurgica dovuta a tumore. Ci sono poi i casi di malformazioni (acquisite o congenite) e traumi (come incidenti o ustioni). Altre possibili interventi mutuabili sono, ad esempio, il labbro leporino, ptosi mammarie importanti, la gigantomastia.

Anche in caso di obesità grave, di terzo livello, si può ricorrere gratuitamente alle cure del Servizio Nazionale. Ci sono poi dei casi “al limite”, per esempio le orecchie a sventola nei bambini se il difetto è causa di problemi psicologici. La rinosettoplastica ossia la correzione del setto nasale deviato, può essere eseguita nel pubblico, ma non così la correzione della “gobba”.

Altro tasto dolente su cui battono i medici dell’ Aicpe è che in Italia per operare basta una laurea in Chirurgia, non serve la specializzazione.Il codice civile autorizza ogni medico laureato e abilitato a esercitare tutte le specializzazioni, anche se non è la sua“, dice il presidente Aicpe

Lì dove girano parecchi soldi, appunto nella chirurgia estetica, succede che molti medici pratichino senza esperienza e senza avere titoli per farlo. Fare un lifting, una rinoplastica estetica o un aumento di volume mammario, non è assolutamente facile; spesso si tratta di interventi molto difficil che non devono in alcun modo essere effettuate da chi non ha un’adeguata preparazione e i titoli per farlo”, dice ancora Mario Pelle Ceravolo.

Il consiglio dei medici quindi è quello di non fermarsi alle apparenze. Non prestare particolare attenzione ad un sito internet ben fatto, ma esaminare il curriculum ed i titoli del professionista che opera. Importante anche la struttura che si utilizza per le operazioni. Diffidare sempre dai prezzi stracciati e concorrenziali e verificare l’appartenenza a una società specialistica.

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