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Come avere labbra carnose, i metodi della medicina estetica

Uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti degli ultimi anni è quello relativo all’aumento delle labbra. Rosse, carnose, piene, così le vorrebbero avere le donne, ma anche gli uomini. Da sempre considerate simbolo di sensualità oggi rappresentano in pieno il concetto di bellezza. Non importa se stonano su un volto delicato, fondamentale è averle turgide. Le soluzioni che propone la medicina chirurgica sono diverse. Si va da interventi che hanno effetti temporanei a soluzioni definitive. Di questo ed altro si è parlato nel congresso di medicina estetica, Agorà, organizzato recentemente a Milano dove è intervenuto il chirurgo plastico Raffaele Rauso.

Come detto i trattamenti disponibili per coloro che hanno intenzione di incrementare il volume delle labbra sono molti. Va particolarmente forte l’utilizzo di filler dermali che, se da una parte offrono un effetto limitato nel tempo, dall’altra non sono invasivi. Queste sostanze vengono riassorbite in maniera naturale dal corpo senza creare problemi all’organismo. Inoltre bisogna considerare anche un altro aspetto: l’intervento, come detto non è definitivo. Se il “ritocco” peggiora il proprio aspetto fisico basta aspettare un po’ di mesi per riavere la bocca come prima.

Si utilizza in maniera principale l’acido ialuronico una sostanza già presente nel nostro organismo che, con il passare del tempo, tende a diminuire. E’ responsabile dell’ elasticità cutanea. Alcuni chirurgi usano anche il collagene e l’acido polilattico.

La sfida è quella di mettere a punto filler che durino un po’ di più rispetto a quelli degli anni passati. Si è passati da una durata media di 3-4 mesi ad una di 12-15 mesi. Insomma possiamo stare tranquilli che per un anno avremo labbra ben rimpolpate. Queste sostanze ovviamente non vengono usate solo per la bocca, ma anche per il viso, per dare pienezza a delle guance scavate e per alzare gli zigomi, oltre che per distendere le rughe. Controindicazioni particolari non ce ne sono, anche se non si può escludere la formazione di edemi e lividi che spariscono solitamente in 48 ore.

Si è parlato anche delle “pentite delle labbra a canotto“. Figlie di una chirurgia estetica vecchia maniera che utilizzava materiali non appropriati. In quel caso l’intervento è risolutivo, ma complicato. Se si sono innestate delle protesi vanno rimosse, mentre chi ha utilizzato filler permanenti, ad esempio il silicone liquido, oggi vietatissimo, le cose si complicano. Si tratta in quest’ultimo caso di un intervento operatorio piuttosto complicato dai risultati spesso incerti. Il decorso post operatorio è lungo, si ha anche fare con punti di sutura, non ci si deve esporre al sole e soprattutto non si deve ridere. Molti pazienti rinunciano e rimangono con le labbra così come sono state modificate, in alcuni casi devastate.

Ad ogni modo chi decide per un “intervento definitivo” e non temporaneo deve sempre passare per l’innesto delle protesi, un po’ come avviene per la mastoplastica. Anche se i materiali al giorno d’oggi sono incredibili, al tatto potrebbero sentirsi. Insomma un labbro con protesi si riconosce. Si può provare allora con un “lip lift“, ovvero un trucco chirurgico per aumentare il volume. Il labbro viene “scollato” e rialzato per dare una sensazione di pienezza, diverse attrici lo hanno fatto.

C’è infine il trapianto autologo di grasso. Una tecnica già sperimentata per aumentare il seno. In quel caso si preleva il grasso tramite liposuzione e si innesta nel petto per far crescere il volume del decoltè. Stessa cosa avviene per le labbra. In questo caso è una soluzione non sempre definitiva perché nel corso del tempo il grasso tende ad essere assorbito in maniera naturale dal corpo umano.

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